Dal 15 febbraio 2021 il gancio traino non è più collaudato nelle sedi della Motorizzazione Civile.
In passato tutte le modifiche come l’installazione del gancio di traino, di attrezzature per disabili ecc, dovevano “passare la visita” presso la Motorizzazione Civile.
Dopo la “visita” c’era l’aggiornamento del libretto di circolazione.
Il nuovo decreto del 2021 semplifica l’installazione del gancio traino.
Per sapere quale tipo di gancio traino installare, l’installatore deve conoscere le esigenze del guidatore e la massa a pieno carico omologata per l’auto.
Il nuovo decreto sul gancio traino
Il decreto è uscito l’ 8 gennaio 2021 ed individua le tipologie di modifica delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli.
Il decreto fa riferimento anche ai veicoli con adattamenti per le persone con disabilità.
Il processo per installare un gancio traino è semplice. E’ necessario solo la compilazione di un’autodichiarazione da parte di un responsabile dell’officina / carrozzeria sulla conformità del prodotto installato e dell’intervento eseguito.
il carrozziere / meccanico deve scrivere nella dichiarazione che il gancio traino va bene tra quelli previsti per quel determinato veicolo e deve posizionare correttamente la targhetta identificativa che dichiara il lavoro effettuato.
L’installatore che esegue l’intervento del gancio traino deve essere registrato presso la motorizzazione civile.
Il carrozziere deve dichiarare il possesso dell’identificazione della propria attività di autoriparazione presso l’Ufficio Motorizzazione Civile.
Ogni carrozzeria / officina accreditata l’Ufficio Motorizzazione Civile ha un codice identificativo.
Per ogni modifica effettuata la carrozzeria rilascia una dichiarazione di esecuzione dei lavori.
In seguito registra su un’apposito registro, il numero di targa e numero di telaio del veicolo, il nominativo dell’intestatario, il tipo di modifica e la data in cui è stata effettuata la modifica stessa.
Il carrozziere / meccanico ha l’obbligo di:
- effettuare i lavori a perfetta regola d’arte
- rilasciare la documentazione prevista dal decreto
- fornire al padrone del veicolo ogni informazione necessaria per i successivi adempimenti ai fini dell’aggiornamento della carta di circolazione
- avere il registro previsto dal decreto dove scrivere ogni modifica
- comunicare ogni variazione intervenuta per la struttura organizzativa di officina rispetto ai dati forniti nella registrazione presso l’Ufficio Motorizzazione Civile
- informare l’interessato che il veicolo oggetto di modifiche può essere oggetto di controllo a campione da parte degli Uffici Motorizzazione Civile
Nel caso in cui ci fossero irregolarità da parte del carrozziere / meccanico, il codice identificativo verrà ritirato e pertanto non potrà più svolgere le attività previste dall’articolo.
Aggiornamento carta di circolazione
Una volta effettuata l’installazione del gancio traino, il proprietario dell’auto ha 30 giorni di tempo per presentare la domanda di aggiornamento della carta di circolazione presso l’Ufficio Motorizzazione Civile.
Insieme alla domanda di aggiornamento ( modello TT 2119 ) vanno allegati:
- Attestazione del versamento di € 10,20 sul cc postale 9001;
- Attestazione del versamento di € 16,00 sul cc postale 4028;
- Attestazione dei lavori dell’officina accreditata;
- Certificazione di origine dei componenti installati
- Certificato di conformità, laddove previsto
L’aggiornamento della carta di circolazione prevede l’emissione di un tagliando adesivo e va applicato sulla carta di circolazione del veicolo.
Il tagliando prevede i dati integrati alle modifiche apportate e il numero identificativo dell’officina che ha eseguito i lavori.
Limiti di utilizzo del gancio traino
Il gancio traino per auto è un “dispositivo a sfera per rimorchi leggeri”, cioè rimorchi con massa a carico non superiore a 750 kg oppure massa complessiva a pieno carico di motrice e rimorchio non oltre le 3,5 tonnellate.
Il carrozziere deve verificare che l’auto è omologata per il traino e qual é il limite di carico.
- punto 0.1 del libretto di circolazione è indicata la massa trainabile massima riferita a un rimorchio dotato di sistema frenante.
- punto 0.2 è invece indicata la massa trainabile massima di rimorchi non frenati, che non può mai superare i 750 kg.
Se nei punti 0.1 e 0.2 non è riportato alcun valore significa che l’auto non è omologata per il traino.
La capacità di traino è determinata anche dalla potenza del motore e il peso del veicolo e possono influire in maniera significativa anche elementi quali il cambio automatico o la trazione integrale.
Chiama A-Cracchiolo soccorso stradale Roma per informazioni.