Negli Stati Uniti Aprile è il mese nazionale della sensibilizzazione per cercare di prevenire la guida non attenta e distratta. Ma non solo negli Stati Uniti perchè anche nel resto del globo rimane una buona opportunità per ricordarci di evitare di distrarci al volante e che guidare è un atto di responsabilità, non un gioco, e che nel momento in cui ci si mette alla guida si può decidere le sorti della vita propria e degli altri.
L’occasione per educare con ancora più attenzione le persone al volante, soprattutto in questo periodo storico nello specifico che a differenza degli altri anni, è ancora più pregno di stimoli e input esterni, uno su tutti gli smartphone e le varie chat e videochiamate e storie social di chi guida che mettono a serio repentaglio la salute e
la vita altrui. Una iniziativa che si aggiunge alle numerose campagne di sensibilizzazione che periodicamente vengono promosse per ridurre il numero di incidenti con morti e feriti.
Basti pensare solo che nel 2019 negli in epoca quindi precovid ovviamente negli Stati Uniti la guida distratta ha provocato 3.142 persone decedute, un aumento del 10% rispetto al 2018. Quindi se non è selezione della specie, come la definiva Darwin, è sicuramente un dato che non si può trascurare, e nonostante i vari meccanismi che la tecnologia dell’automobilistica all’avanguardia, che è migliorata negli ultimi anni e che si è messa a disposizione dei nuovi guidatori, comunque questi ultimi hanno la responsabili in ultima istanza per ogni azione che si compie al volante.
Anche in Italia il problema mantiene dimensioni piu che preoccupanti. Non si è infatti osservato un cambiamento sostanziale di mentalità, come si poteva invece sperare che accadesse, né tantomeno il tanto agognato cambio di approccio alla guida e alla vita in generale dopo l’esperienza pandemica. Ma la speranza si sa, è l’ultima a morire.